La mia musica segreta è un romanzo di genere
storico-drammatico scritto da Jane Wilde Hawking, ambientato in Inghilterra fra
il secondo dopoguerra e la fine degli anni 50.
Ruth Platt è la protagonista, la cui storia inizia
a svilupparsi verso i suoi cinque anni, al suo primo incontro con i propri
nonni, propri alla fine della seconda guerra mondiale.
I nonni sono i primi che fanno scoprire il mondo
alla piccola, suscitandole sogni e fantasie, e soprattutto facendole scoprire
la musica.
È proprio la nonna, infatti, a mostrarle un antico
pianoforte appartenuto alla giovane zia Evelyn, pianista di grande talento venuta a mancare prematuramente durante la
guerra. Provando un’immensa curiosità questa zia mai conosciuta e ascoltando i
racconti della nonna su di lei, la bambina comincia a vederla come una fonte di
ispirazione per la vita, e decide imparare a suonare il pianoforte.
Da lì in poi la musica diventerà la più grande
gioia della sua vita, che la aiuterà a superare i momenti più difficili, sia a
scuola che a casa, situata nella caotica città di Londra e luogo pieno di
tristezza rispetto alla campagna in cui abitano i nonni. Infatti, Pur senza
accorgersene, Ruth ha sempre sentito fin da piccola il peso di Shirley, sua
madre, che, delusa e traumatizzata dalla recente guerra, è soggetta a crisi
depressive e a sbalzi d’umore che rendono la vita domestica estremamente
imprevedibile.
Oltretutto Shirley, pur non rivelandone il motivo,
sembra provare un astio profondo per la musica, la quale pare essere la causa
di gran parte delle sue crisi. Per questo motivo Ruth, decisa a non turbare la
regolarità familiare, cerca in tutti i modi di nascondere la sua passione per
il pianoforte, con l’aiuto della sua insegnante di scuola e di sua nonna, con le quali condivide un rapporto di assoluta complicità.
Purtroppo però, anche quando sua madre sembra essere guarita e di nuovo tollerante verso la musica, Ruth non riesce a dirle la verità, per paura di provocarle involontariamente una ricaduta, e continua a mantenere il segreto.
Man mano che passa il tempo, Ruth diventa sempre
più brava a suonare, e inizia a coltivare il sogno di diventare concertista come
la defunta zia Evelyn, purtroppo però, insieme alla sua abilità per la musica
cresce anche la preoccupazione per le condizioni della nonna, che dopo la morte del
nonno è sempre meno autosufficiente e bisognosa di aiuto. Avendola sempre vista come un riferimento per scoprire il mondo, Ruth, ormai fattasi una teenager, inizierà a vedere la nonna come un bene prezioso e delicato da proteggere a tutti i costi. Tra una lezione di piano e l'altra Ruth farà di tutto per prendersi cura di lei, evitandole le fatiche e confortandola con la sua compagnia.
Il procedere della storia è scandito dall'evolversi
dei suoi pensieri, impressioni e sensazioni, che da ingenui e felici si fanno
man mano più profondi, seri e dubbiosi. In breve, si tratta un passaggio dall'infanzia
all'adolescenza, che culmina con l’incontro di un ragazzino, il nipote dei
vicini di sua nonna, con il quale condivide sia la passione per la musica che l’abilità
nel suonare.
Saranno lui e sua nonna, insieme ad altri aiuti del tutto inaspettati, a darle la forza di vincere la sua paura e rivelare il suo segreto.
La lettura del libro è facile e scorrevole, ma spesso
e volentieri, nelle scene in cui Ruth si allena con in pianoforte, viene usato
un linguaggio professionale inerente alla musica, come le parole “diteggiatura”
e “fraseggio”, o ancora la descrizione formale degli spartiti che per un
lettore inesperto potrebbe risultare difficile da comprendere. Un linguaggio
così è tuttavia necessario per far entrare il lettore nel punto di vista della
protagonista che, in quanto musicista, deve esprimere il suo carattere proprio
sulla base della sua conoscenza e della sua passione.
Questo libro si può anche considerare un romanzo di
formazione proprio per via della descrizione della crescita della protagonista,
che fra un anno e l’altro impara non solo i fatti della vita, ma anche la
pazienza e la perseveranza, e soprattutto ad accettare le persone con tutte le
loro imperfezioni.
Tra un anno e l’altro trova risposte a molte delle sue
domande riguardo alla sua famiglia e alle sue radici, tuttavia il finale della
storia lascia intendere che non sia ancora finita.
Infatti molti misteri della famiglia di Ruth,
soprattutto riguardo alla madre, Shirley, e i vicini della nonna, i quali
sembrano averle suscitato strani ricordi, rimangono irrisolti, lasciando
intendere al lettore che ci sarà un seguito.