sabato 7 marzo 2020

Intervista a Vincenzo Muscarella, autore di Damiana

Cosa le ha dato l'idea per questo libro?

L'idea per questo libro nasce da un moto del cuore. Nel senso che mi sono chiesto cosa potessi fare io contro la violenza sulle donne. E poiché avevo iniziato a scrivere così per diletto o voluto scrivere questa storia di Damiana, madre a cui violentano i sentimenti più profondi, e dare un messaggio prevalentemente ai maschi, perché la questione della violenza sulle donne si risolverebbe meglio rivolgendo un messaggio forte agli uomini.

Ha dovuto studiare per scriverlo o era già informato? 

No, ero già informato, perché, come mia storia personale, sono sempre stato sensibile a questi problemi, e comunque il sociale mi ha sempre interessato. Ho anche fatto attività politica, per cui quest problema per me è importantissimo.

Lei è mai stato spettatore, anche se indiretto, di eventi dello stesso tipo.

No, la storia è immaginata e semplicemente creata. Anche se i personaggi li ho visti, annusati, e odorati, per cui quegli atteggiamenti che sono descritti nel romanzo sono tutti atteggiamenti che ho visto e prevalentemente anche detestato.

Di tutti i suoi personaggi, quel'è stato il più difficile da costruire?

Il più difficile e complesso è stato quello di Pinuzzu, il marito di Damiana, perché lui, per asservirsi al potere mafioso, abdica al suo ruolo di padre, anzi colpevolizza sua moglie e sua figlia.

Ce n'è uno fra i suoi personaggi di cui è orgoglioso in particolar modo?

Tra tutti i personaggi, quello che mi ha dato effettivamente un sentimento forte è stato quello di Nirìa, il giovane Nirìa che ha il potere di ribellarsi al potere mafioso, e lo fa in una maniera eclatante, in piazza, davanti a tutti i suoi paesani. il coraggio necessario per combattere la mafia.

Perché ha scelto di scrivere i dialoghi in dialetto?

Perché i miei personaggi, per come li ho immaginati, dovevano essere più reali possibile. L'uso del dialetto secondo me dà più possibilità di comprendere il personaggio.

Tra i suoi personaggi ce n'è uno per cui ha preso spunto da se stesso?

No, questa è una domanda a cui non saprei rispondere, perché quando l'ho scritto era come se avessi impersonato tutti i personaggi. Io li ho vissuti, e tutte le scene le ho vissute.


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