sabato 30 settembre 2017

Questo è quello che sento quando ho finito di leggere un libro
                                                           
                                                             
                                                              Finito di leggere un libro
Le parole non restano;
solo le immagini
che ne vengono fuori
tra una pagina e l’altra


(Sarah. T)

venerdì 29 settembre 2017

Questa è una mia piccola poesia, l'ho scritta di getto e piuttosto breve.
Ma a volte la concisione è una qualità gradita.





Siamo a Milano,
città perfettamente piena,
profondamente vuota.
Siamo a Sciacca,
provincia del disordine,
flessibilmente amichevole.
 



(Sarah. T)



Ok, io non so a chi parlo e neanche se qualcuno mi sta ascoltanto.
Nel dubbio parlo lo stesso.
Comincio col dire che ho 23 anni, sono una lavoratrice e una studentessa al contempo, ma non ho mai preso soldi da un capo. Vivo in un paesino di frontiera chiamato Sciacca, che forse nessuno conosce tranne i Siciliani o quelli di Palermo. Inutile dire che il settore lavorativo di cui io mi occupo è quello più trascurato, quello dei Beni culturali e ambientali, soprattutto in un paesino come il mio dove sembra non esserci mai denaro, cosa a cui io non ho mai creduto per davvero.
Ancora non ho molte amicizie perchè vivo a Sciacca solo da un anno e mezzo; per tutta la mia vita da bambina, da adolescente e da matricola ho vissuto a Milano, la città con tutti i confort, tranne quello dell'aria pulita e della vasta area naturale.
Il mio regno sono le librerie e i monumenti, il mio hobby sono leggere, scrivere, il cinema e il ricamo.
Per quanto riguarda il mio aspetto non supero il metro e sessantacinque. Una tappa per quelle della mia età. Non voglio neanche pensare a quando invecchierò e perderò tutta la poca altezza che ho conquistato con la crescita. Perchè è questo che succede, prima si cresce, poi ci si consuma.
Ma per lo meno il mio corpo o il mio cervello non hanno alcun difetto, è questo che io penso quando mi guardo e mi sento un pò troppo bassa. Avrei potuto nascere senza le gambe, o peggio, ritardata. Le riflessioni sul male mancato o sul bene ricevuto sono le cose di cui si deve tenere conto quando ci si sente insoddisfatti di qualcosa.
Non mi dilungo sul modo in cui sono arrivata a Sciacca, ma è stato solo quando mi ci sono stabilita che ho afferrato la differenza che aveva con Milano. Il lavoro che ho avuto è solo un tirocinio, ma è meglio di niente. Un aiuto bibliotecaria è il gradino più basso, quindi posso solo salire. Per un pò di tempo ho avuto a che fare con un abiente polveroso e pieno di muffa in cui io e i miei giovani colleghi abbiamo salvato tutto il salvabile di un patrimonio librario pesantemente trascurato, fino a quando non ci siamo trasferiti in una sede con le finestre grandi, più luce e più pulizia.
Lavorare con i libri, almeno per un pò, era il mio destino fin dalla nascita; infatti quando ho imparato a leggere non ho più smesso finchè l'idea di mettermi a scrivere io stessa non mi ha solleticato la testa. Il che mi ha portato a fare tante cose, tra cui aprire questo blog.
Se qualcuno avrà la bontà di leggerlo, qualsiasi cosa mi venga in mente di scrivere, farebbe bene a mettere un commento, o una critica, o forse anche un elogio, perchè è triste scrivere un blog senza sapere cosa gli altri ne pensino.
Per Oggi, che è stato il primo giorno è tutto.
Sarah T









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