lunedì 20 aprile 2020

Sotto le stelle di Roma (Massimo Benenato)

Sotto le stelle di Roma è un romanzo di Massimo Benenato che oscilla tra il sentimentale e il filosofico, oltre che essere un'esplorazione sul vero senso della morale e della civiltà, nonché una profonda riflessione sulla ricerca della Felicità.
Come preannunciato dal titolo è ambientato a Roma, nei pressi del Lungo Tevere.
Eugenio è un musicista, e sua sorella Elvira un'attrice di talento in piena strada per il successo. Ai due fratelli si aggiunge Marcello, dentista omosessuale, nonché vicino e migliore amico di Eugenio, estremamente famoso per i suoi improvvisi sbalzi d'umore, che lo fanno oscillare dal felice ottimismo alla profonda malinconia quando meno ce lo si aspetta.
I tre vengono invitati ad un party di alta società allestito per pubblicizzare una Città Ecologica progettata per aiutare l'Ambiente. Durante il tragitto, i tre si imbattono in un incontro, che a sua volta ne darà luogo ad altri ancora più speciali. 
Si tratta di una famosa attrice italo-americana di nome Paola Dini, diretta anche lei al party, e che per un guasto alla macchina è rimasta a piedi. Quando Elvira le offre un passaggio nella sua vecchissima auto, da cui però rifiuta categoricamente di separarsi, la giovane vip li invita al suo tavolo dove fanno la conoscenza di gente tanto colta quanto interessante.
Tra queste spicca la figura di Ajna, donna indiana molto speciale e in grado di leggere l'"aura" delle persone, suo cugino Jiddu, e Philip, un buon amico di Paola. Tuttavia assieme agli incontri felici non possono che accompagnarsi quelli scomodi, nei quali viene introdotto il potenziale antagonista.
Si tratta di una giornalista scandalistica di nome Silvia Roma, famosa per aver rovinato la vita a molti vip, e che proprio in occasione del party di beneficenza si è scelta la sua prossima vittima, nientemeno che Paola.
Sia Elvira che Eugenio, partecipando a party, con Paola e i suoi amici, si vedranno catapultai in un intrigo che li porterà alla scoperta di sé. Elvira infatti è molto timorosa di ottenere il successo senza meritarlo, oltre che portarsi da anni un segreto che non ha rivelato nemmeno al fratello. Eugenio invece, pur essendo un musicista promettente e indipendente, ancora non sa cosa vuole dalla vita, e soprattutto vorrebbe trovare un modo per distinguersi dagli altri trovando uno stile di vita tutto suo.
Questa storia, oltretutto, tratta una grande varietà di temi sociologici di grande attualità, di cui un particolare esempio è una teoria sui comportamenti, nella quale si sostiene che le persone adottano un certo comportamento solo perché praticato da tutti gli altri.
Eugenio per abbreviare lo definisce "automatismo comportamentale che rende tutte le relazioni simili".
E per evitare ciò sarebbe molto importante osservarsi.
I base a questa teoria, si potrebbe dire che noi della società abbiamo sviluppato comportamenti così automatici ai quale siamo talmente assuefatti da non accorgerci nemmeno, e di questo passo quindi finirà che non sapremmo più nemmeno chi siamo. A questo si aggiunge un piccolo intermezzo in cui Eugenio aborrisce tutti coloro che mancano di senso civico, come coloro che non puliscono i bisogni dei loro animali sulla strada o che buttano la spazzatura per terra, altro tema di grande attualità e molto più facile da capire, a cui molto sarebbero pienamente d'accordo.
Altra cosa molto importante delineata nel punto cruciale della storia, la differenza tra l'orientamento sessuale e la perversione. Essere omosessuale come Marcello è perfettamente innocuo in confronto a certe pratiche a cui lui e Eugenio saranno costretti ad assistere per salvare Paola dalla minaccia di Silvia Roma, chiaramente presentate come pura perversione e sadismo.
Si tratta della "dominazione": legare una persona a un letto, o a una sedia, e torturarla per il piacere carnale di farlo. Un omosessuale non fa nulla di male, non ferisce e non umilia nessuno, non lega le persone ai letti, non le prende a frustate, e non le ferisce con le pinze.
Probabilmente si vuole sottolineare che prima di condannare qualcuno per il suo orientamento sessuale, dovremmo pensare che ci sono cose ben peggiori. Non vedere al di là del proprio naso quando invece si potrebbe vedere molto più lontano.
Il libro nel suo insieme è fruibile, tutta via non posso fare a meno di notare un piccola imperfezione.
Per i lettori che non conoscono la città di Roma sarebbe stato appropriato fornire una visione d'insieme della città, su cui nel corso della storia l'autore si limita a pochi accenni, concentrando principalmente l'attenzione sui rapporti interpersonali. Il titolo "Sotto le stelle di Roma" dovrebbe dare l'idea della città come sfondo più ampio della storia, quindi delle descrizioni di alcune parti della città sarebbero state un supporto di grande rilievo. Invece, la loro mancanza rischia di dare al lettore l'impressione di trovarsi in una grande"città" qualsiasi.
Un altro elemento marginale, ma di particolare rilievo è un elogio della musica, la professione di Eugenio, pensata come un dono di momenti di gioia a chi è triste direttamente da Dio, senza distinzioni di sesso, religione o aspetto. La musica è pensata come l'elemento di unione del genere umano, ed questa visione è profondamente toccante.


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