lunedì 2 ottobre 2017

Ho appena finito di leggere un libro. Ok è u libro per bambini, ma questo non vuol dire che un adult non può leggerlo. Anzi, a volte ci sono cose che nemmeno un bambino riuscirebbe ad afferrare in un libro fatto apposta per lui.
Si tratta de "La casa sull'albero" di Bianca Pitzorno, che deve averlo pensato apposta per dei bambini, perchè succedono cose a cui solo uno con meno di dieci anni potrebbe credere: Cani a cui spuntano le ali e iniziano a cinguettare, neonati che parlano in versi, pesci torpedini che producono corrente elettrica. Sono tutte cose non umanamente possibile, come se si vivesse in un sogno. Le protagoniste sono una bambina e un'adulta, che non è neanche la madre, e le decisioni sembrano prenderle tutte e due a prescindere dalla loro età.
Io penso che la Pitzorno con questo libro avesse voluto rappresentare l'Utopia del bambino, dove tutto può succedere e risolversi bene.
Pare anche che il nome Aglaia, la protagonista bambina sia una persona che è esistita per davvero, e che l'autrice abbia usato il suo stesso nome, "Bianca", per parlare dell'adulta; come se volesse immaginare se stessa all'interno del libro o volesse dire che l'utopia del bambino è anche quella dell'adulto.
Sono molto sorpresa del fatto che Quentin Blake abbia illustrato libri per Bianca Pitzorno; io credevo che si fosse completamente consacrato ai libri di Roald Dahl.

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